venerdì 22 gennaio 2016

David Blatt e il peccato originario

La fame di vittoria ti porta a tutto anche alle cose più insensate. Cosa che è esattamente successa oggi in quel di Cleveland, ma bisogna fare un passo indietro.
Precisamente all'estate del 2014, quando David Blatt è diventato Head Coach dei Cleveland Cavaliers per un progetto a lunga scadenza riguardante i giovani.
Cleveland in quel draft si apprestava a scegliere Andrew Wiggins e con Kyrie Irving già nel roster, il problematico Dion Waiter ed altri giovani talenti come Tristan Thompson c'erano le premesse per un progetto interessante.

Le cose però sono andate in una direzione totalmente opposta alle aspettative, con LeBron James che decide di abbandonare Miami per tornare a casa e i Cavaliers ovviamente lo accolgono a braccia aperte, sacrificando il rookie Wiggins per arrivare a Kevin Love (che in quel di Cleveland mai sia adatterà) perché questo era il volere del suo re. Questo è stato il peccato originale della guida di Blatt, perchè l'ex coach del Maccabi Tel Aviv è come se non c'avesse mai messo piede a Cleveland. A confermare questo ci sono le tante occasioni in cui James rifiutavò di eseguire gli schemi disegnati da Blatt, chiedendo solo la palla tra le mani.
Cleveland era una contender e rimane tale, probabilmente potrà comunque vincere, ma oggi non rispettando la sua guida tecnica per dare a James quello che voleva, in realtà ha perso.

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