giovedì 29 novembre 2012

Rajon Rondo mette fine alla sua streak

Ebbene sì, Rondo, da solo, ha messo fine alla sua streak.

Già proprio così, Rajon era probabilmente l’ostacolo più grande per se stesso nella rincorsa a Magic Johnson nel record di partite consecutive con almeno 10 assist.

La sua rincorsa, iniziata l’11 marzo di quest’anno, si è fermata la scorsa notte durante la partita con i Brooklyn Nets a Boston quando mancavano 29.5 secondi alla fine del primo tempo, quando dopo uno scontro di gioco fra Kevin Garnett e Kris Humphries, Rondo si lanciato sul centro dei Nets mettendogli le mani in faccia, certo Humphris non ha fatto un bel fallo su KG, probabimente punibile con un flagrant 1, e scatenando una vera e propria rissa che ha visto coinvolto praticamente tutti i quintetti in campo.

Il risultato ?
Tecnico per Humphies, che avendone preso un altro nell’ultima azione è stato espulso dalla partita, stessa sorte è toccata a Gerald Wallace espulso per secondo tecnico, invece Rajon Rondo è stato espulso direttamente dalla partita, mettendo fine così, nel modo peggiore possibile e con solo 3 assist effettuati, alla sua streak che si è fermata a quota 37 partite consecutive con più di 10 assist, andando ad occupare la seconda posizione in comproprietà con una leggenda della NBA e all-time assist leader come John Stockton.


lunedì 26 novembre 2012

Assalto a Pietrus

Mickael Pietrus è l’ultimo free agent di buon calibro rimasto sul mercato.

L’ex Boston Celtics sembra sia letteralmente assediato di offerte, alla quali si dovrebbero essere aggiunte in settimana quelle dei Golden State Warriors, squadra con cui ha iniziato la carriera NBA e dei Los Angles Lakers, che lo vedrebbero come innesto perfetto nel loro secondo quintetto.

Sulle tracce del francese, però sembrano esserci da diverso tempo e con una volontà di chiudere molto alta, anche e soprattutto perché potrebbe rivelarsi una operazione economicamente molto vantaggiosa, sia i Milwaukee Bucks sia i Minnesota Timberwolves, con i primi in deciso vantaggio che contano di chiudere nelle prime settimane di dicembre, i Lakers stanno alla finestra a guardare, pronti ad approfittarne se qualcosa dovesse andare storto

Rondo raggiunge Stockton

La streak di Rajon Rondo, iniziata a marzo di quest'anno, di almeno 10 assist per partita rimane viva e continua la ascesa, nella partita contro gli Orlando Magic il playmaker dei Boston Celtics ottiene 16 assist, prolungando la sua striscia di +10 assist a partita a 37, pareggiando così il mitico, John Stockton, all-time leader con 15.806 assist.

Nel suo mirino c’è ormai Magic Johnson con le sue 46 partite di fila con almeno 10 assist per partita leader di questa particolare striscia, lontano ormai solo 9 partite.

domenica 25 novembre 2012

La rinascita dei Bobcats

Son bastate 12 partite di regular season per far dimenticare a Charlotte la scorsa annata.

Con la vittoria di ieri contro i Washington Wizards, in una tiratissima partita finita con un doppio overtime, i Bobcats pareggiano il numero di vittorie ottenute nell’intera stagione scorsa cioè 7 (7-5 il record attuale), lo scorso anno lo score finale è stato di 7-59 con la peggior percentuale di sempre di vittorie (.106) mai ottenuta nella storia della NBA.

Ma qual è il motivo del riscatto dei Charlotte Bobcats?
Sicuramente molto merito va a coach Mike Dunlap che ha portato il suo stile “uptempo” tipico dei college americani e della NCAA, stile che calza come un vestito perfetto a Michael Kidd-Gilchrist, rookie seconda scelta assoluta dell’ultimo draft che con i suoi 11.7 punti e 6.9 rimbalzi a partita fornisce un solido contributo, anche l’altro rookie della franchigia Jeffery Taylor, 31esima scelta al draft, sta iniziando a ritagliarsi spazio con solide performance dal campo, contribuendo con punti in doppia cifra.


Uno dei giocatori che è migliorato significativamente di più è Byron Mullens, centro di 2.13m che sta diventando una macchina da 3pts, ne ha realizzati 19 per ora in stagione, 5 solo nella notte con per il season high di 27punti, la sua esplosione sta togliendo minuti nella rotazione a Bismark Biyombo, che è stato il titolare della posizione di PF/C della scorsa stagione.

Poi gli innesti di Brendan Haywood, Ben Gordon e di Ramon Session non hanno fatto che bene. I dubbi maggiori erano sicuramente sul possibile dualismo Kemba Walker/Ramon Session, il playmaker da UCONN è stata, l’anno scorso, una delle poche note positive durante la stagione, tenendo una media di 12.1 punti e 4.4 assist a partita, giocando quasi interamente ciascuna partita. Con l’acquisizione di Session molti pensavano ad un possibile declassamento di Kemba, invece il duo sta lavorando decisamente bene insieme (Walker 18ppp e 6app Session 17.2ppp e 4.4apg), con Session che è diventato il “go-to guy” per gli ultimi secondi di partita e Walker pronto a realizzare.

Siamo solo a fine novembre, ma per i Bobcats la stagione del riscatto è partita decisamente bene, dalla franchigia si è sempre dichiarato di voler iniziare la ricostruzione in questa stagione e di non puntare ai playoff, ma mai dire mai.

mercoledì 21 novembre 2012

138 punti! Record in NCAA

Jack Taylor, probabilmente il suo nome vi dirà poco o nulla, ma questo ragazzo del ‘90 ha compiuto una prestazione mostruosa.

Nella partita fra Grinnell College e Faith Baptist Bible, finita 179-104, di division III della NCAA, Taylor ha segnato il nuovo record NCAA di punti segnati per partita con ben 138 punti segnati nei 36 minuti giocati con 52 canestri realizzati di cui 27 triple sui 108 tentati, tenendo un’impossibile media di 3 tiri al minuto. Ovviamente il record ha offuscato i 56 canestri sbagliati dal ragazzo che ha fine partita ha commentato alla stampa “Sembrava che ogni palla tirassi finisse dentro”.

Il vecchio record NCAA di punti in una sola partita risaliva al lontano 1954 e lo deteneva Bevo Francis da Hillsdale.

lunedì 19 novembre 2012

Brandon Roy torna sotto i ferri

La guardia dei Minnesota Timberwolves, Brandon Roy dovrà sottoporsi ad un intervento artroscopico al ginocchio destro, non il massimo per un giocatore che sta cercando di tornare da diversi anni di problemi ad entrambe le ginocchia.

Roy aveva abbandonato l’attività agonistica nel 2010 proprio per i suoi cronici problemi alle ginocchia, quest’anno ha provato il ritorno con la franchigia di Minnesota con un contratto di due anni. L’intervento si terrà in questi giorni a Minnesota presso il Twin Cities, anceh se non dovrebbero essere molto lunghi, i tempi di recupero, attualmente, non sono dati a sapersi.

Sono bastate solo cinque partite di regular season, infatti non giocava dal 9 novembre saltando le ultime 4 partite, per far riaffiorare i problemi cronici alle sue ginocchia, speriamo che siano gli ultimi per il talento 28enne di Seattle.

domenica 18 novembre 2012

Prima trade stagionale

Ed ecco la prima trade della season 2012-2013.

I Bobcats hanno scambiato la guardia Matt Carroll per Hakim Warrick, ala proveniente dagli New Orleans Hornets.

In 499 partite nelle sue otto stagioni e con ben cinque team diversi, Warrick ha una media di 9.5 punti, 4.1 rimblazi a partita con un più che discreto .494 di percentuale al tiro.

Matt Carroll non rientrava nelle rotazioni del coach di Charlotte Mike Dunlap, Hakim Warrick ha giocato una sola partita in stagione per gli Hornets dopo essere stato preso dalla franchigia di New Orleans a luglio di quest’anno.

sabato 17 novembre 2012

Presentata la statua di Abdul-Jabbar

Il mitico gancio di Kareem Abdul-Jabbar e che tanto successo gli ha portato nei suoi anni di carriera è stato immortalato nella statua dedicategli dai Los Angeles Lakers e ora troverà il suo posto nella Star Plaza, davanti allo Staples Center, sede delle partite casalinghe dei Lakers, che già ospita le statue di elementi storici dei giallo-viola come Magic Johnson, Jerry West e Chick Hearn.

Alla cerimonia d presentazione della statua erano presente elementi rappresentativi della NBA come Pat Riley, Jerry West, Elgin Baylor e elementi del cinema come Jack Nickolson, grande tifoso dei Lakers.

Ecco la statua.

lunedì 12 novembre 2012

I Lakers scelgono Mike D'Antoni

Per il posto di head coach dei Los Angeles Lakers, dopo il licenziamento di Mike Brown, si è tenuta una gara a due tra Phil Jackson e Mike D’Antoni e alla fine la scelta è caduta sul ex coach di Pheonix Suns e New York Knicks e dell’Olimpia Milano.

I Lakers han negoziato il ritorno di Phil Jackson durante il week end, ma i negoziati non han portato ad una fine positiva, le richieste del head coach undici volte campione NBA erano intorno ai 10-15mln di dollari annui, fallita la contrattazione nella mattinata di lunedì Mike D’Antoni ha subito firmato un contratto di quattro anni, con lui arriverà anche il fratello Dan D’Antoni, suo assistente a Phoenix e a New York.

All’inizio di novembre D’Antoni ha effettuato un intervento ad un ginocchio, è ancora in fase di riabilitazione e per il momento è impossibilitato a viaggiare. Ci vorranno un paio di giorni prima che possa unirsi al team, probabilmente mercoledì o giovedì, è probabile che fino alla partita di martedì contro San Antonio in panchina resti Bernie Bickerstaff che ha guidato la squadra fino ad ora dopo il licenziamento di Mike Brown.

Domenica, Steve Nash, che lo ha avuto a Phoenix, così si esprimeva su un possibile suo arrivo: “Ovviamente tutti sanno quanto apprezzi Mike, se sarà assunto sarebbe eccezionale sia per me sia per il team.”

venerdì 9 novembre 2012

I Lakers licenziano Mike Brown

Dopo il deludente, anzi disastroso, inizio che riporta il record di 1-4, coach Mike Brown, nella giornata di oggi, è stato licenziato dai Los Angeles Lakers.

In attesa di un nuovo capo allenatore Bernie Bickerstaff, il secondo di Mike Brown, prenderà il suo posto ad interim almeno per la partita di stasera contro i Golden State Warriors.

I Lakers sembrano essere sulle tracce di coach Phil Jackson, ex Bulls e Lakers e vincitore di 11 titoli NBA, di coach Mike D’Antoni, che sembra abbia i favori di Kobe Bryant che con cui ha vinto l’oro olimpico con Team USA e di Steve Nash con cui ha un ottimo rapporto.

In alternativa si fanno i nomi di Jerry Sloan, allenatore dei Jazz, l’ex coach dei Trail Blazers Nate McMillan e l’ex coach dei Clippers Mike Dunleavy.

giovedì 1 novembre 2012

Gli ultimi rinnovi

Il limite ultimo per le estensioni dei contratti era il 31 ottobre, vediamo che ha prolungato evitando così di diventare free agent il prossimo anno.

Houston è riuscito dove i Thunder han fallito, hanno prolungato il contratto di James Harden per altri 4 anni per 80mln, che è anche l’offerta massima che il club texano poteva fare.

I Toronto Raptors hanno prolungato il contratto di DeMar DeRozan di altri 4 anni per 40mln.

Jrue Holiday ha firmato il prolungamento con i Philadelphia 76ers, 41mln per 4 anni.

I Chicago Bulls e Taj Gibson han trovato un accordo per altri 4 anni a 38mln.

La guardia dei Golden State Warriors ha prolungato il contratto per altri 4 anni con la franchigia per 44mln.