sabato 30 giugno 2012

NBA Draft 2012

Le scelte del Draft 2012 son state fatte

Anthony Davis si accasa a New Orleans come ampiamente preventivato

I Bobcats scelgono Michael Kidd-Gilchrist anche lui da Kentucky e per la prima volta nella storia del draft NBA le prime due pick vengono dalla stessa università, una scelta un po a sorpresa, infatti quasi nessun mock draft contemplava questa opzione.

La terza scelta è Bradley Beal da Florida per i Washington Wizards che cercavano uno shooter ed è esattamente quello che hanno ottenuto.

La quarta scelta toccava ai Cleveland Cavaliers ed è stata decisamente a sorpresa, hanno draftato Dion Waiters da Syracuse.

Quinta scelta dei Sacramento Kings che prendono Thomas Robinson da Kansas

Sesta scelta dei Portland Trail Blazers che prendono la point guard Damian Lillard da Weber State

Settima scelta per i Golden State Warriors il Tar Heel da UNC Harrison Barnes

L'ottava scelta è la shooting guard da Washington Terrence Ross per i Toronto Raptors

Con la nona scelta i Detroit Pistons prendono Andre Drummond da Connecticut

La decima scelta dei New Orleans Hornets cade su Austin Rivers, figlio di Doc Rivers head coach dei Boston Celtics.

Di seguito le scelte del primo giro:

11. Portland Trail Blazers: Meyers Leonard (Illinois)
12. Houston Rockets: Jeremy Lamb (UConn)
13. Phoenix Suns: Kendall Marshall (North Carolina)
14. Milwaukee Bucks: John Henson (North Carolina)
15. Philadelphia 76ers: Moe Harkless (St. John’s)
16. Houston Rockets: Royce White (Iowa State)
17. Cleveland Cavaliers: Tyler Zeller (North Carolina)
18. Houston Rockets: Terrence Jones (Kentucky)
19. Orlando Magic: Andrew Nicholson (Bonaventure)
20. Denver Nuggets: Evan Fournier (France)
21. Boston Celtics: Jared Sullinger (Ohio State)
22. Boston Celtics: Fab Melo (Syracuse)
23. Atlanta Hawks: John Jenkins (Vanderbilt)
24. Dallas Mavericks: Jared Cunningham (Oregon St.)
25. Memphis Grizzlies: Tony Wroten (Washington)
26. Indiana Pacers: Miles Plumlee (Duke)
27. Philadelphia 76ers: Arnett Moultrie (Mississippi St.)
28. Oklahoma City Thunder: Perry Jones III (Baylor)
29. Chicago Bulls: Marquis Teague (Kentucky)
30. Golden State Warriors: Festus Ezeli (Vanderbilt)

mercoledì 27 giugno 2012

Rivelata la cover di NBA 2K13

Oggi la 2k Sports ha annunciato gli atleti copertina per NBA 2k13, sono: Kevin Durant, Blake Griffin, Derrick Rose ritatti durante una delle loro schiacciate.

"Essere uno dei giocatori copertina è un grande onore per me, qualcosa che ho sempre sognato" dice Kevin Durant small forward degli Oklahoma City Thunder.
"C'è così tanto talento in NBA, sono veramente emozionato di essere stato scelto per NBA 2k 'New dinasty' con Kevin Durant e Derrick Rose, la serie 2K è sempre stata la mia preferita per giocare" aggiunge Blake Griffin.
"E' un sogno che diventa realtà l'essere scelto come uno degli atleti per la cover di NBA 2K13, è da 2K10 che lavoro a stretto contatto con il team di 2K Sports, sono onorato di seguire Michael Jordan come membro dei Chicago Bulls sulla copertina".

Sviluppato dalla Visual Concepts, uno studio della 2K Sports, sarà disponibile il 2 Ottobre 2012 in America e il 5 Ottobre 2012 in tutto il resto del mondo. A chi acquisterà in pre-order il gioco otterrà il package scaricabile, durante il Day One, dell'NBA All Star senza costi aggiuntivi.




lunedì 25 giugno 2012

NBA Europe Tour 2012: I Celtics in Italia

Per la seconda volta l'NBA arriva sul suolo italico, ancora una volta a Milano, questa volta con i Celtics reduci da un'ottima figura ai Playoffs.

La sesta edizione del NBA Europe Live tour 2012 porteranno prima i Mavericks all'O2 World di Berlino poi porterà i bostoniani ad affrontare l'Olimpia Milano che nel 2010 affrontò i Knicks di Danilo Gallinari il 7 ottobre al Forum di Assago.

I biglietti della partita tra Milano e Boston saranno disponibili dal 26/06 alle ore 10:00 presso il sito www.ticketone.it

LeBron James sul tetto del mondo

Con colpevole ritardo scrivo qualche riga sugli Heat campioni.

Di certo non parliamo della squadra migliore, visto che ha mostrato tanti difetti, primo tra tutti il reparto lunghi. Però qui parliamo della squadra che ha battutto i ragazzini fenomenali di OKC, dati per favoriti da tutti, nettamente.

Qui entrano in campo due fattori, non so quale dei due sia il più determinante. Gli errori di OKC e LeBron James. LBJ che dalla sconfitta con Dallas è cambiato, si è visto all'inizio della nuova stagione, e arrivando ai Playoffs è solo migliorato ancora un po', prendendosi sulle spalle gli Heat nei momenti difficili, quando Bosh era assente per infortunio, quando Wade alternava delle partite da fenomeno ad altre non da lui. Miami aveva comunque lui sul quale fare riferimento.

Wade dopo la stagione passata ha capito che fare il secondo di James era la cosa giusta per la squadra, e ha accettato la cosa. Wade ha comunque disputato una stagione altalenante (la sua situazione fuori dal parquet non è delle migliori), ma quando doveva fare il suo rispondeva sempre presente.

Bosh, in ordine l'ultimo dei Three Kings, ma forse per quanto dimostra meriterebbe qualche riconoscimento in più. Spoelstra che l'ha riscoperto da centro ha fatto un colpaccio dati alla mano.

Due parole sugli "Other guys". Battier, Miller, Chalmers, Hasleem, Cole, tutta gente che ha dato il suo contributo fondamentale a questa squadra per arrivare a vincere, a volte raccontandoci anche delle grandissime storie.

Onore agli Heat che han vinto, onore a LBJ per aver coronato il suo destino.

venerdì 22 giugno 2012

LeBron's journey to a championship

Il viaggio di LeBron James da The decision all'anello con i Miami Heat.

mercoledì 20 giugno 2012

LeBron James injury update

5:15 nel quarto quanto LeBron James attacca il canestro, ma scivola e va a terra, fatica a rialzarsi Spoelstra chiama subito il TimeOut l'American Airlines Arena è ammutolita Juwan Howard e un assistente trasportano a bordo campo in braccio LeBron, non rientra subito, si pensa a dei crampi, ma oltre ad una bevanda gli applicano anche del ghiaccio. James non ritorna in campo subito gli Heat vanno sotto di due grazie all'indiavolato Westbrook. LeBron rientra in campo, zoppica vistosamente, la partita si riporta sul pari, tripla in isolamento per James che va a segno. Parziale di 7-0 dal suo ritorno i campo gli Heat manterranno il vantaggio e vinceranno game 4 senza LeBron negli ultimi possessi. The "Cramp Game".

Così è già stata ribattezzata la partita di questa notte, ma saranno davvero dei crampi? Così sembra dalle dichiarazioni di Spoelstra nel dopo gara di Adi Joseph di USA Today e da quanto riportato da ESPN.

Però il dubbio rimane, a meno di 48 ore dalla decisiva gara 5, soprattutto per quel ghiaccio applicato sull'enorme quadricipite di LeBron, cosa inutile in caso di crampi, anche se non ci sarebbe da stupirsi sulla poca competenza degli addetti a bordo campo, chiedere a Steve Nash e al suo occhio nella serie contro gli Spurs.

21:30 Spoelstra su LeBron: "Sta meglio, è riuscito a reidratarsi e a riposare abbastanza. Oggi ha portato a termine tutto l'allenamento".

21:45 LeBron: "Sto decisamente meglio all'altra sera, anche se mi fa ancora un po' male, il muscolo sta ricominciando a funzionare bene. Il mio approccio alla partita non cambierà, ho un lavoro da compiere che non è ancora finito, gara 5 sarà la nostra gara 7".

Eventuali aggiornamenti su questa pagina.

Iniziano i cambiamenti a Charlotte

A dir la verità il presidente Micheal Jordan e il suo GM Rich Cho avevano iniziato la preparazione per la stagione 2012-13 già in questa stagione con il suo pessimo record, in funzione di quella n.1 pick che la lottery non ha concesso ai Bobcats. Quindi Jordan e Cho hanno dovuto ricominciare da zero.

Il primo cambiamento è futile, ma forse significativo di un nuovo corso ed è il nuovo logo della squadra per il 2012-13.
Il secondo è quello più importante: finalmente si può dire che a Charlotte si ha un nuovo Head Coach e sostituirà Paul Silas. La scelta è infine caduta su Mike Dunlap, Head Coach dal 2010 alla St. John's University e assistente allenatore nel periodo 2006-2008 per i Denver Nuggets.(Presentazione alle ore 20 italiane).
Rich Cho parlando a ESPN: "Per noi era fortemente necessario che il nuovo Head Coach avesse grande enfasi e capacità nello sviluppo dei giocatori". E Coach Dunlap è conosciuto proprio per queste caratteristiche nel college basket e in NBA. Da ricordare che gran parte del roster attuale dei Bobcats ha giocatori sotto i 25 anni.

Poi c'è il dilemma sulla indigesta n.2 pick. Draftarla per un ottimo giocatore o tenerla?
Dipende essenzialmente da chi sarà scelto, il GM Cho sembra abbia provato a piazzarla in cambio di un top player, nello specifico Rudy Gay e James Harden (reduce da una pessima gara 4).
Per Gay c'è un problema essenziale che è il suo onerosissimo contratto dal quale i Grizzlies si vogliono liberare (80mln in 5 anni) che brucerebbe tutto lo spazio salariale disponibile si a Memphis che a Charlotte.
Per Harden la situazione è diversa OKC non potrà tenere il roster attuale l'anno prossimo, causa nuovo contratto di Westbrook da 80mln, per cui è probabile la dipartita di Harden da Oklahoma City.
Vedremo
, ma suppongo che se la scelta cadrà su Thomas Robinson il ragazzo resterà in quel di Charlotte, altre pick porterebbero a pensare ad un accordo trovato con un'altra franchigia.

Infine l'ultima, proprio in sintonia con la linea del cambiamento anche nuove maglie per la stagione 2012-13 per i Bobcats e come si evince dalla foto anche i numeri di Kemba Walker, che riprendere il "suo" 15 che tanto bene gli ha portato nella sua carriera universitaria a UConn e Handerson che passa al 9 son cambiati.

lunedì 11 giugno 2012

Tempo di NBA Finals

Che quest'anno fosse un'annata strana, era risaputo, di conseguenza che questi Playoffs hanno rispettato quanto visto. Upset, sweep, difficoltà assurde, orgoglio, oltre alle doti fisiche, atletiche e alle giocate insane che non possono mancare.

Le favorite (o meglio, quelle che dovevano essere le favorite per me e il mio collega), sono uscite creando abbastanza clamore. Chicago vittima di un upset per mano dei 76ers, mentre gli Spurs dopo le ultime 20 partite vinte, perdono per mano di OKC la serie, aiutando anche i Thunder, soprattutto in gara 6.

Dietro Miami e OKC. Miami è altalenante, rispetto alla passata stagione non riesce a dare l'impressione di dominare. Colpa anche della scarsezza nel pitturato (non è un caso che Indiana avesse portato il suo gioco tutto sulle spalle di Hibbert). OKC raggiunge per la prima volta le finali, ma continuano a non piacermi. Hanno dei grandi talenti (Durant è sublime), ma hanno una squadra da troppe palle perse, e da troppe giocate avulse.

Sarà una serie in cui per la prima volta LBJ non avrà il favore del pronostico, e chissà se questa cosa non lo aiuterà. Di certo assisteremo a delle Finals stupende.

Cosa dire dei Celtics? I Celtics che dovevano salutarci subito, i Celtics spinti dall'orgoglio dei pensionati. Ecco. I Celtics mi son piaciuti. L'immortale Garnett, il favoloso Rondo, "The captain and the truth" Paul Pierce, "He got game" Ray Allen. Dispiace che alcuni di loro non rinnoveranno, però con questi playoff dignitosissimi, è la giusta fine per questo gruppo di campioni. I Celtics sono la piccola favola di questi Playoffs.

Molto più dei 76ers. Intendiamoci. Phila ha fatto una cosa straordinaria arrivando ad un passo dalle finali di conference. Ma questi Celtics, dati per morti da tutti, con un Rondo che doveva essere scambiato, con un Bass scartato da Orlando, credo abbiano la precedenza.

Altre note positive sono i Nuggets del Gallo, che hanno portato i Lakers a gara 7. L'esperienza dei Lakers ha portato a loro la serie, ma questi ragazzi possono fare bene negli anni.

Gli Indiana Pacers del mitico Larry Bird iniziano ad essere una realtà.

Chiudo parlando delle note stonate. Se in molti si aspettavano una stagione di transizione (annunciatissima anche dal team stesso) da parte di Dallas, beh... Nessuno s'aspettava un'uscita di scena così poco "dignitosa" degli ormai ex campioni.

Chicago è la più grande delusione. Difesa, difesa e ancora difesa. Ma se Rose non c'è, nessuno è in grado di fare i 20 punti. Serve l'uomo da 20 punti.

mercoledì 6 giugno 2012

Mock Draft 2012 v1.0

A meno di un mese si può iniziare a pensare seriamente a quali saranno le pick delle squadre NBA il prossimo 28 giugno a Newark NJ.


1) Hornets
Necessita: PG, F/C
Anthony Davis sarà la n.1 pick e questo è un dato di fatto, non credo che a nessuno in quei di New Orleans sia balenato, neanche per un attimo, di non prendere l'MVP dell'ultimo torneo NCAA.


2) Bobcats
Necessita: Quasi tutto.
La n.2 pick l'avrà Charlotte che proprio attorno a questa pick ricostruirà la squadra del futuro, tendo ad escludere un PG avendo nel roster già DJ Augustin e Kemba Walker, per questo è più probabile la scelta cadrà su Thomas Robinson (PF), sul compagno di squadra nei Kentucky Wildcats di Anthony Davis, Micheal Kidd-Gilchrist (SF) o su Bradley Beal (SG).
Ma chi dei due è più adatto per costruirci intorno una squadra? Con Anthony Davis il problema non si sarebbe posto, la costruzione della squadra per lui era già incominciata la stagione scorsa con il record peggiore della storia, ma abbiam visto che questo non è bastato.

Probabilmente quando i Bobcats assumeranno, finalmente, l'allenatore per la prossima stagione ne sapremo sicuramente di più.


3) Wizards
Necessita: Qualcuno che porti punti
Washington porterà a casa uno dei giocatori rimanenti che possa segnare di più, soprattutto da 3 in questa ottica i Wizard punteranno probabilmente Bradley Beal.


4) Cavaliers
Necessita: SG, SF
Poi abbiamo Cleveland, sicuramente non avranno bisogno di un PG grazie alla n.1 pick dell'anno scorso Kyle Irving (rookie of the year) e per la posizione 4 grazie a Tristan Thompson (PF) che ha avuto un miglioramento esponenziale nella seconda metà della stagione.
Dovranno coprire l'uscita di Antawn Jamison che andrà free agent a fine stagione, per cui servirà qualcuno per fortificare il centro del gioco dei Cavs.
I probabili sono Harrison Barnes (SF) o se non saranno stati ancora draftati Bradley Beal e Thomas Robinson, ma visto la pick al n.4 dell'anno scorso di Thompson potrebbero esserci anche quest'anno sorprese.

martedì 5 giugno 2012

Quale futuro per Steve Nash?

I rumor su futuro di Steve Nash iniziano a rincorrersi in settimana, infatti il periodo dei free agents è ormai a meno di un mese da suo inizio.
Nash insieme a Deron Williams saranno i due nomi più caldi sul mercato, insieme a quello di Kevin Garnett e il loro futuro è più che connesso.

Per parola di Nash il prossimo sarà il suo ultimo contratto e lo vorrebbe di 3 anni.
La prima opzione per il GM del Team Canada è ovviamente restare a Phoenix, che cercherà di trattenere in tutti i modi uno dei giocatori più amati della storia della franchigia. Se non dovessero riuscirci tutti i loro sforzi e soldi verranno convogliati per cercare di prendere Deron Williams.
Al momento gli altri unici team con uno spazio salariale abbastanza vasto per poter proporre una buona offerta a Nash sono Portland, Toronto e Brooklyn (nel caso perdessero D-Will).
Portland insegue il 38enne da svariati anni ed ora ha abbastanza spazio salariale per effettuale un'offerta competitiva e offre, dalla sua, la città NBA più vicina alla sua Vancouver.
Toronto vorrebbe riportare in patria il proprio GM dopo 16 stagioni all'estero fra Suns e Mavericks

Altre squadre che vengono accostate a Nash sono Miami e New York, ma nessuna delle due ha abbastanza spazio nel salariale per effettuare un'offerta concorrenziale.
Infine CSNChicago.com domenica riportava il possibile interessamento anche dei Bulls alla corsa a Nash e il tentativo dei Mavs di portare a casa Deron Williams.

lunedì 4 giugno 2012

Heat are crying and complaining to the referees in transition



Per chi non masticasse l'inglese, Rondo, che sta giocando una fantastica serie, è un tipo senza peli sulla lingua. Quando l'intervistatrice chiede a lui: "Quale aspetto del gioco degli Heat state usando a vostro favore?" Lui risponde 'diplomaticamente': "Il lamentarsi con gli arbitri in contropiede".

sabato 2 giugno 2012

The Celtics push back!

Boston si porta sul 2-1 grazie ad una ottima partita dominata dai Celtics per 3 quarti.
I bostoniani sono andati sopra di più 10 sia nel secondo che nel terzo tempo(stranamente poco sfruttatodagli Heat) ... quelli di Miami hanno provato a riacciuffare il risultato nelquarto quarto, ma non è bastato!
Non sono bastati neanche i 34 punti di James che si è dovuto arrendere a dei Celtics di cui 3 titolari (Pierce,Garnett e Rondo) sono andati sopra i 20 punti.
Un plauso va anche adallen che riesce ad andare in doppia cifra, cosa rara di questi tempi per lui.